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La politica nell'affare del calcio

Domani si saprà se e quale dei fondi interessati al calcio avrà la meglio. Sono due le cordate in lizza: Cvc-Advent-Fsi contro Bain-Nb Renaissance. I primi avrebbero valutato i diritti multimediali della Serie A €15 miliardi (dichiarandosi interessati al 10%), i secondi inserirebbero un minimo garantito. Tutti chiedono di incidere nella governance della media company che nascerebbe. Per la Gazzetta dello Sport l'alternativa al trio guidato da Cvc ha offerto €1.3 miliardi.

Secondo Milano Finanza, tre esponenti di partiti di maggioranza e opposizione starebbero per chiedere al Governo di valutare l'applicazione della Golden Power sul calcio. Le ragioni sarebbero da ricercare nella minaccia agli interessi nazionali rappresentata dai private equity, anche in virtù dell'interesse delle telco per i contenuti offerti dal calcio.

Domani in 14 su 20 presidenti di Serie A dovranno decidere da che parte andare, ma alla finestra ci sono altri pretendenti.

Progetti di cartolarizzazione sarebbero stati presentati, secondo La Verità, da Sixth Street Partners con Apax, Blackstone con Gso, General Atlantic e Apollo. Per La Gazzetta dello Sport questa seconda strada non sarebbe percorribile, citando il parere dell'advisor della Lega, Lazard.

Mediapro e Wanda sarebbero interessate alla distribuzione dei contenuti tramite il canale Lega, con un minimo garantito da €1.5 miliardi.

Infine, il Presidente del Napoli De Laurentiis vorrebbe evitare interventi esterni nella distribuzione dei contenuti.


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